Accettare o rifiutare un tirocinio formativo?




il tirocinio formativo ti aiuta a fare esperienza
Consiglio#11:

NON RIFIUTARE A PRIORI UNO STAGE, UN TIROCINIO FORMATIVO FA PUR SEMPRE CURRICULUM!




“L’Italia è una repubblica democratica basata sullo stage” sosteneva ironico qualcuno poco tempo fa.

E la realtà sembra davvero essere questa. Dando un rapido sguardo agli annunci di lavoro pubblicati on-line sui vari siti per la ricerca del lavoro ci si accorge immediatamente che quasi la metà di questi annunci non sono affatto “offerte di lavoro”, bensì “offerte di stage”.
Da una semplice ricerca in rete si può inoltre notare una presenza sempre più fitta di agenzie specializzate nell'attivazione di tirocini formativi… quei famosi enti che farebbero da tutor per lo stagista di turno.

Il tema è caldo e sempre attuale. Molto è già stato detto e scritto sull'uso e soprattutto l’abuso del mezzo stage.

Io oggi non voglio occuparmi delle ragioni che spingono le aziende a proporre questo tipo di contratto, né dell’effettiva necessità e opportunità di questo tipo di formazione professionale, né delle questioni etiche e morali implicate.

Voglio invece approcciare il tema in modo pragmatico e realistico, con gli occhi di un giovane d’oggi che si trova a cercare lavoro nelle difficili condizioni di mercato attuali.


1 -I giovani in cerca di occupazione, che come me avranno già letto e vagliato centinaia di annunci di lavoro, sanno benissimo che uno dei principali problemi nel trovare lavoro è il fatidico circolo vizioso della mancanza di esperienza.


Mancanza di esperienza che impedisce di trovare un lavoro che permetta di farsi quell'esperienza necessaria a trovare un lavoro… (su questo tema ecco un paio di spezzoni tratti dai film “Il segreto del mio successo” e “Tutti giù per terra”).

Il problema è reale e chi è in cerca di un lavoro deve fare di tutto per riuscire a spezzare questo circolo vizioso.

Ecco dunque uno dei principali motivi per accettare uno stage: un tirocinio formativo, per quanto inutile e sottopagato possa essere, fa curriculum… o per lo meno comincia a farlo.


2 - In certi casi lo stage è fine a se stesso, ma in altri può essere davvero lo step iniziale per essere assunti in azienda con forme contrattuali più adeguate. 


Questo è il genere di stage più interessante poiché sarà davvero formativo, in genere retribuito, e finalizzato ad un’assunzione successiva… a me è capitato.

Sappiamo però bene che esistono aziende ed aziende… e pertanto esistono stage e stage.

Consiglio di leggere molto attentamente quanto proposto e di imparare a leggere fra le righe. Chi offre uno stage completamente “non retribuito” e per di più richiede una vasto elenco di competenze, corredato magari da una qualche esperienza nel settore (eh si, perché capita anche questo!) non ha evidentemente alcun interesse a formare una figura e tanto meno ad assumerla successivamente… anche se l’ipotesi viene ventilata. Il rischio è che appena terminato il periodo di stage vi diranno addio e si metteranno a cercare il prossimo stagista da sfruttare e non pagare (mi è capitato anche questo).

Valutate quindi con attenzione l’azienda.
Offrire uno stage retribuito, pur non essendo una garanzia, è indice di maggiore serietà e di un effettivo interesse e probabile impegno per il futuro.

3 - Sappiamo bene che la crisi economica ha colpito un po’ tutti i settori e trovare lavoro non è facile… uno stage, per chi ha già maturato esperienza, non è certo una soluzione ideale e nemmeno risolutiva… ma bisogna pur sempre fare i conti con le esigenze quotidiane e in tale ottica
guadagnare pochi euro è pur sempre meglio di non guadagnarne affatto!

4 - Un ultimo punto da considerare. In un periodo difficile come il nostro, in cui possono trascorrere mesi e mesi fra un impiego e l’altro, svolgere uno stage permette di
rimanere comunque attivi, immersi nel mondo professionale e aggiornati.

Il mondo del lavoro cerca persone preparate e non c’è spazio per chi non sta al passo con i continui e rapidi mutamenti della società. Rientrare nel mondo del lavoro dopo lunghi periodi di fermo risulta ancora più complicato di quanto già non sia, in un modo o nell'altro fate perciò il possibile per non restarne fuori troppo a lungo!

Per concludere, non vi suggerisco di accettare uno stage sempre e comunque a qualunque condizione, ma - se siete giovani (lo stage è attivabile solo fino ai 28 anni di età) - di tener presente e valutare onestamente anche i vantaggi di questa possibilità, che sebbene possa sembrare a volte poco stimolante nell'immediato  può risultare utile per accedere al “livello successivo” del mondo del lavoro.



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